Segnaletica di sicurezza: le diverse tipologie di segnale

Segnaletica di sicurezza: le diverse tipologie di segnale

Il quadro normativo di riferimento per la segnaletica di sicurezza è contenuto principalmente nel D. Lgs del 9 aprile 2008 n° 81, il quale non solo afferma che nelle aziende e nelle unità produttive deve essere presente la segnaletica di sicurezza, ma fornisce anche tutte le disposizioni in merito.

Cos’è la segnaletica di sicurezza? 

 

La definizione di segnaletica di sicurezza sui luoghi di lavoro ci viene fornita dall’articolo 162 del D. Lgs del 9 aprile 2008 n° 81:

 

"una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale".

 

Sulla base di tale definizione la segnaletica di sicurezza viene suddivisa nelle seguenti categorie:

 

  • Segnali di divieto
  • Segnali di prescrizione
  • Segnali di avvertimento
  • Segnali di soccorso
  • Segnali di informazione

I colori e le forme della segnaletica di sicurezza 

 

La segnaletica di sicurezza si caratterizza per i diversi colori, ognuno dei quali indica una determinata prescrizione o livello di pericolo.

Segnaletica di colore verde 

 

Il colore verde viene utilizzato per i segnali di salvataggio o soccorso, i quali danno istruzioni sull’ubicazione delle uscite di sicurezza o relativamente ai mezzi di soccorso e/o salvataggio a cui ricorrere in caso di necessità. Hanno forma quadrata o rettangolare e sono caratterizzati da un pittogramma bianco su sfondo di colore verde che deve ricoprire almeno il 50% della superficie del disegno.

 

Segnali di colore azzurro 

 

Indicano prescrizione o obbligo. Essi prescrivono alcuni comportamenti, al fine di far eseguire alle persone degli obblighi in particolari situazioni o ambienti.

 

Hanno forma tonda e pittogramma di colore bianco su sfondo azzurro che deve ricoprire almeno il 50% della superficie del disegno.

 

Questi segnali sono importanti per evitare incidenti o infortuni di qualsiasi entità. Inoltre comunicano quali sono i dispositivi di protezione individuale di cui obbligatoriamente le persone devono munirsi per poter accedere o lavorare in determinati luoghi/ambienti.

 

Il colore azzurro risalta il messaggio e indica la messa in sicurezza per la propria salute.

Segnaletica di colore giallo 

 

Questo colore viene utilizzato nella segnaletica di sicurezza, insieme all’arancio, per imporre cautela ed attenzione. È il colore usato nei cartelli di avvertimento, mettendo in guardia i lavoratori da possibili rischi e pericoli. Hanno forma triangolare, con fondo giallo e pittogramma nero.

 

I cartelli di avvertimento sono quelli che indicano materiale esplosivo, rischio biologico, materiale irritante e nocivo, materiale tossico, materiale infiammabile.

Segnaletica di colore rosso 

 

Il rosso è il colore utilizzato nei segnali per indicare un pericolo o per imporre un divieto. Si utilizza il rosso nei segnali che impongono l’alt, l’allarme, le attrezzature antincendio, i dispositivi di interruzione d’emergenza.

 

Questo colore si utilizza principalmente in due tipologie di cartelli:

 

  • Cartelli di divieto, si riconoscono dalla forma rotonda con fondo bianco e pittogramma nero, mentre il bordo è rosso. Esempi di cartelli di divieto sono: vietato fumare, vietato spegnere con acqua, divieto di accesso alle persone non autorizzate, vietato il transito ai carrelli elevatori, vietato usare fiamme libere.

 

  • Cartelli che indicano i presidi antincendio, come idrante, scala, lancia antincendio, estintore, allarme antincendio ecc. Sono sempre cartelli di forma quadrata, con fondo rosso e pittogramma bianco.

 

L’importanza di segnaletica di sicurezza efficace 

 

La segnaletica di sicurezza per assolvere ai suoi compiti deve essere efficace. Per questo motivo la sua efficacia non può venir meno a causa di:

 

  • contestuale presenza di altra segnaletica o a causa dell’emissione di segnali sonori o luminosi che ne rendano difficoltosa la visibilità o l’udibilità.
  • Cattivo stato della segnaletica, mancato o pessimo funzionamento dei dispositivi di segnalazione, numero insufficiente di cartelli o errata disposizione di questi.

 

Fermo restando che l’efficacia della segnaletica di sicurezza deve sempre essere massima, in condizioni di parità di efficacia il datore di lavoro può scegliere fra:

 

  • Cartelli o colori di sicurezza
  • Segnali acustici, luminosi o comunicazione verbale
  • Segnali gestuali o comunicazione verbale

 

In alcune circostanze è anche possibile utilizzare contemporaneamente più forme di segnaletica abbinando:

 

  • Segnali gestuali e comunicazione verbale
  • Comunicazione verbale e segnali luminosi
  • Segnali acustici e segnali luminosi

L’ obbligo di utilizzare la segnaletica di sicurezza 

 

L’articolo 163 del D.Lgs 81/2008 impone al datore di lavoro l’utilizzo della segnaletica di sicurezza in tutti i casi in cui nel luogo di lavoro ci sono rischi che non possono essere evitati o limitati in modo sufficiente, neanche agendo con i mezzi di protezione collettiva né con i sistemi di organizzazione del lavoro.

 

In base all’articolo 164 del citato D. Lgs, i datori di lavoro hanno l’obbligo di informare i lavoratori relativamente alle misure da adottare riguardo alla segnaletica di sicurezza utilizzata nei luoghi di lavoro. In particolare, i datori di lavoro devono impartire una formazione adeguata sul significato della segnaletica di sicurezza e devono fornire le istruzioni relative ai comportamenti da seguire.