Gas tecnici industriali, come utilizzarli in sicurezza

Gas tecnici industriali, come utilizzarli in sicurezza

 

Per gas tecnici industriali si intendono un ampio numero di sostanze aeriformi che vengono normalmente utilizzate in numerosi processi industriali e in settori differenti dell’industria. Nelle lavorazioni industriali vengono quotidianamente utilizzati gas come l’azoto, l’anidride carbonica, l’elio, l’acetilene, l’idrogeno, l’ossigeno o l’argon.

Le categorie dei gas tecnici industriali 

 

I settori che maggiormente fanno uso dei gas tecnici industriali sono quelli dell’industria metallurgica, chimica, alimentare e farmaceutica.

 

Si tratta di gas che possono essere:

 

  • ricavati dall’atmosfera mediante processi fisici;

 

  • presenti in natura e, quindi, estratti nei giacimenti;

 

  • recuperati dai cicli della produzione industriale.

 

Vengono utilizzati in forma solida, liquida o gassosa a seconda delle specifiche esigenze delle lavorazioni. Stoccati in apposite bombole e serbatoi a temperature e pressioni differenti e con vari gradi di purezza.

 

I gas tecnici industriali si suddividono nelle categorie seguenti:

 

  1. Gas inerti, i quali non permettono la combustione e non bruciano. Ne sono un esempio l’elio e l’anidride carbonica.

 

  1. Gas comburenti, facilitano la combustione delle sostanze combustibili, ad esempio l’ossigeno.

 

  1. Gas combustibili, bruciano in presenza di ossigeno, dando luogo ad incendi.

 

L’identificazione dei gas è importante per la sicurezza. Per questo motivo per classificarli si utilizzano due sistemi, quali:

 

  1. Punzonatura sull’ogiva della bombola del nome del gas. Se si tratta di miscele di gas si punzona sull’ogiva oltre alla parola “miscela” anche la relativa composizione.

 

  1. Colore dell’ogiva.

Classificazione dei gas in base al colore dell’ogiva 

 

Il colore indica il rischio associato al gas. I principali colori sono:

 

  • Verde brillante per i gas inerti

 

  • Rosso per i gas infiammabili

 

  • Blu chiaro per i gas ossidanti

 

  • Giallo per i gas tossici o corrosivi

 

  • Giallo e rosso per i gas tossici e infiammabili

 

  • Giallo e blu chiaro per i gas tossici o ossidanti

 

Per alcuni gas di uso comune sono previsti colori specifici, come il marrone rossiccio per l’acetilene, il giallo per l’ammoniaca, il nero per l’azoto, il marrone per l’elio, il rosso per l’idrogeno, il bianco per l’ossigeno e il grigio per il biossido di carbonio.

Uso delle bombole di gas: quali rischi si corrono? 

 

Quando si utilizzano i gas tecnici industriali compressi nelle bombole si va incontro ai rischi di accumulo, pressione e stabilità.

Rischi da accumulo 

 

Un accumulo di gas in un ambiente che se non viene prontamente aerato può dar corso ad:

 

  • Esplosione, in caso di utilizzo di gas combustibili.

 

  • Sovra-ossigenazione, in caso di utilizzo di ossigeno. Anche una semplice scintilla o una piccola fiamma possono innescare un incendio alimentato dai materiali combustibili presenti.

 

  • Sott’ossigenazione, in caso di utilizzo di gas diversi dall’ossigeno. Questi gas, infatti, abbassano il tenore di ossigeno nell’ambiente circostante, provocando l’asfissia.

 

 

Rischi di pressione 

 

Quando le alte o basse temperature variano la pressione di un gas compresso all’interno di una bombola, fino a provocarne la rottura.

Rischi di stabilità 

 

La stabilità è dovuta agli urti che fanno cadere le bombole provocando la rottura delle valvole.

I rischi nell’utilizzo dei gas liquidi 

 

I gas liquidi presentano tutti i seguenti rischi:

 

  • Temperature estremamente basse

 

  • Evaporazione di grandi quantità di gas

 

  • Accumulo di vapori freddi nelle zone più basse dell’ambiente

 

Di conseguenza, i rischi legati all’utilizzo di questi gas sono solitamente:

 

  • Ustioni da freddo dovute all’esposizione dell’epidermide alle bassissime temperature.

 

  • Congelamento quando ci si espone in modo prolungato alle bassissime temperature.

 

  • Danni ai polmoni causati dall’inalazione di vapori a bassissime temperature.

 

  • Lesioni agli occhi.

 

  • Incollamento della pelle sulle superfici estremamente fredde.

 

  • Incendio causato da alte concentrazioni di ossigeno.

 

  • Asfissia causata da concentrazioni di gas differenti dall’ossigeno.
Come utilizzare in sicurezza i gas tecnici industriali 

 

Ci sono procedure particolari da mettere in atto per ridurre rischi, nonché le regole di comportamento da adottare.

 

Nella movimentazione delle bombole occorre sempre:

 

  • Accertarsi della presenza del cappellotto di protezione della valvola che deve sempre rimanere avvitato, tranne quando le bombole sono in uso. Il personale preposto alla movimentazione delle bombole contenenti gas tossici deve sempre essere equipaggiato dei dispositivi di protezione individuale come scarpe e guanti.

 

  • Prestare la massima cautela, evitando gli urti, le cadute e le altre sollecitazioni meccaniche che ne potrebbero compromettere l’integrità e la tenuta.
  • Utilizzare carrelli a mano o altri mezzi di trasporto idonei. È assolutamente da evitare il trascinamento o il rotolamento che possono danneggiare la bombola ed il cappellotto di protezione.

 

  • Utilizzare apposite gabbie o cestelli, se vengono sollevate mediante gru o carrelli elevatori. Non utilizzare mai elevatori magnetici, né catene né imbragature con funi o cavi d’acciaio.
Come minimizzare i rischi nell’uso dei gas tecnici 

 

Nell’uso delle bombole di gas occorre sempre:

 

  • Identificare il gas contenuto al suo interno.
  • Tenere le bombole in posizione verticale durante l’uso. Prima dell’uso deve essere collocata ad una parete o ad altro supporto solido mediante una catena. Solo una volta effettuata questa operazione si può togliere il cappellotto di sicurezza.
  • Verificare che la bombola non sia stata manomessa da persone non autorizzate.
  • Verificare prima dell’uso che le valvole siano chiuse, dopodiché procedere con l’apertura in maniera lenta e graduale.
  • Restituire una bombola vuota sempre con la valvola chiusa e con il cappellotto di protezione inserito. È buona norma restituire la bombola non completamente scarica ma ancora con una leggera pressione al suo interno.

 

Nell’uso della bombola vanno evitati:

 

  • l’esposizione diretta ai raggi solari, come anche lo stoccaggio nei pressi di fonti di calore o in ambienti in cui la temperatura superi i 50 °C.

 

  • la possibilità che possa diventare parte di un circuito elettrico. Per questo, quando viene collegata ad una saldatrice elettrica, la bombola non deve mai essere messa a terra, per evitare che l’arco elettrico possa incendiarla.

 

  • la possibilità che possa riscaldarsi a temperature superiori ai 50° C. È assolutamente vietato far venire a contatto una fiamma con la bombola.

 

  • la procedura di raffreddamento artificiale a temperature estremamente basse, perché potrebbe provocare il danneggiamento del metallo di cui la bombola è fatta.

 

Una bombola, inoltre, deve essere utilizzata per lo scopo per il quale è stata costruita e collaudata, ovvero quello di contenere un gas compresso al suo interno. Pertanto, è assolutamente vietato utilizzarla come supporto per altre lavorazioni, come incudine o come rullo.

Come comportarsi durante l’uso dei gas tecnici industriali 

 

Per evitare gravi rischi è fondamentale rispettare le seguenti regole di comportamento:

 

  • le bombole devono essere stoccate in locali sempre ben areati.

 

  • Stoccare le bombole su un terreno pianeggiante, parallele fra loro e sempre in posizione verticale. Le bombole vanno assicurate alle pareti o su altri supporti mediante catene.

 

  • Devono essere presenti le schede di sicurezza.

 

  • I recipienti dei combustibili devono essere separati da quelli dei comburenti.

 

  • Monitorare sempre la tenuta delle valvole mediante acqua e sapone.

 

  • Conservare le bombole lontano da materiali e prodotti infiammabili.

 

  • Non fumare né usare fiamme libere durante l’uso di una bombola.

 

  • Non sottoporre le bombole a temperature superiori a 50° C ed inferiori a 20° C.

 

  • Movimentare le bombole esclusivamente con carrelli adatti allo scopo.

 

  • Utilizzare sempre i DPI idonei al tipo di gas che si sta utilizzando.