Primo soccorso e recupero in quota dell’infortunato

Il recupero in quota è il termine che si usa quando vi è la necessità di recuperare un lavoratore infortunato da una posizione elevata, come un’impalcatura o una piattaforma, in seguito ad un incidente sul lavoro. In genere, questa operazione viene eseguita utilizzando apparecchiature e procedure di sicurezza specifiche.

Il recupero in quota dell’infortunato rappresenta una situazione di emergenza che deve essere affrontata con le dovute competenze e i giusti dispositivi di sicurezza. Tali situazioni devono essere gestite con la massima attenzione affinché possa essere garantita la sicurezza sia dei soccorritori che dei lavoratori che a seguito di caduta dovessero trovarsi in condizioni di non autosufficienza e di non potersi muovere autonomamente.

Quali competenze deve avere un soccorritore per recupero in quota?

I lavoratori che svolgono le attività lavorative in quota sono soggetti al rischio di caduta da un’altezza superiore a 2 metri e devono utilizzare i Dispositivi di Protezione individuale di III categoria.

Gli addetti al recupero in quota dell’infortunato devono possedere le competenze necessarie per soccorrere efficacemente e tempestivamente il lavoratore che ha subito un infortunio in quota.

Un lavoratore infortunato deve essere liberato il più rapidamente possibile dalla sua imbragatura al fine di evitare traumi da sospensione.

Il sistema di recupero in quota dell’infortunato 

Il sistema di recupero e di primo soccorso deve essere allertato tempestivamente in caso di trauma, soprattutto se a seguito di caduta dall’alto, il recupero potrebbe risultare particolarmente difficile perché l’infortunato è incosciente, sospeso all’imbracatura oppure è caduto su un piano posto ad una certa altezza.

In queste situazioni occorre:

  1. per prima cosa chiamare subito il 112;
  2. verificare che siano disponibili i DPI anticaduta per far intervenire in sicurezza gli addetti al recupero, i sistemi di ancoraggio e le attrezzature necessarie per raggiungere il lavoratore infortunato;
  3. Una volta recuperato l’infortunato, gli addetti al primo soccorso interverranno immediatamente valutandone le condizioni e, nel caso in cui non ci siano segni vitali, procederanno con il massaggio cardiaco e con l’uso del defibrillatore, se necessario.

Se l’infortunato rimane sospeso ma è cosciente, i disturbi cardiovascolari non dovrebbero presentarsi perché sarà lui stesso a modificare da solo i punti di contatto dell’imbracatura con il corpo. Tuttavia, è comunque necessario allertare il 112.

Se l’infortunato inizia però a perdere conoscenza, occorre tempestivamente attivarsi per recuperarlo il prima possibile togliendolo dalla sospensione, sia valutando le possibili opzioni per il recupero, sia la disponibilità dei DPI anticaduta per i soccorritori.

Corsi di formazione per soccorso e recupero in quota 

Chi deve recuperare l’infortunato deve conoscere le tecniche necessarie per il salvataggio e il recupero di un lavoratore rimasto sospeso in seguito ad una caduta dall’alto. Per questo motivo esistono appositi corsi appositamente sviluppati per trasmettere queste competenze a chi dovrà un giorno effettuare il recupero in quota di un lavoratore infortunato.

In questi corsi vengono trattati:

  • i rischi connessi alla sospensione inerte del lavoratore;
  • le tecniche per il recupero dell’infortunato ed i vari scenari cui può trovarsi di fronte il soccorritore;
  • le attrezzature da utilizzare. Chi effettua il recupero deve saper utilizzare il kit di soccorso che consente di calare oppure di sollevare l’infortunato e che contiene tutto il materiale necessario per effettuare queste manovre.

Mediante appositi corsi di formazione tecnico-pratici, i lavoratori addetti al recupero degli infortunati acquisiscono le competenze necessarie per effettuare il recupero e le abilità necessarie per affrontare le criticità che potrebbero insorgere durante le operazioni di salvataggio e per trovare le relative misure correttive.

I corsi prevedono anche una prova pratica finale in cui viene simulato il recupero di un lavoratore in diverse condizioni di lavoro.

Obiettivi dei corsi 

Gli obiettivi di questi corsi sono i seguenti:  

  • far apprendere agli addetti al recupero le procedure di sicurezza da seguire per il recupero di un lavoratore sospeso in quota;
  • far apprendere il corretto utilizzo delle attrezzature necessarie per il recupero in quota e le relative norme;
  • sensibilizzazione dei lavoratori sul rispetto delle norme di sicurezza per ridurre il rischio di cadute dall’alto.

I rischi derivanti dai lavori in quota 

Chi svolge attività lavorative in quota è esposto ad importanti rischi per la sua salute e la sicurezza.

I trami cui può andare incontro sono causati da:

  • impatto contro ostacoli;
  • utilizzo non corretto dei sistemi di arresto della caduta;
  • rapida decelerazione impressa dal sistema di arresto della caduta;
  • effetto pendolo con conseguente impatto contro un ostacolo.

Non solo la colonna vertebrale, anche gli organi interni potrebbero subire gravi danni causati dall’inerzia durante l’arresto della caduta e della rapida decelerazione.

C’è poi la sindrome da imbraco che si verifica quando si rimane sospesi al sistema di arresto della caduta: il corpo imbracato rimane sospeso nel vuoto, con gli arti inferiori fermi nei quali seguita ad accumularsi il sangue, con conseguente minor afflusso di sangue venoso al cuore. Se la situazione si protrae per parecchi minuti, si va incontro a collasso cardiocircolatorio, arresto cardiaco e, infine, alla morte.

Per questo motivo è molto importante che:

  • il sistema di primo soccorso venga attivato al più presto possibile;
  • gli addetti siano idoneamente formati, addestrati all’uso dei dispositivi di protezione individuale anticaduta;
  • coloro che sono addetti al recupero in quota dell’infortunato siano formati sui rischi specifici;
  • siano formati sulle modalità di recupero dell’infortunato tenendo conto dei vari scenari possibili e delle attrezzature necessarie per il recupero;
  • gli addetti al recupero sappiano come trattare il traumatizzato e siano in grado di utilizzare barelle come toboga, scoop ecc. ma anche tavole spinali, collari cervicali e sappiano effettuare manovre di immobilizzazione.