È ormai molto tempo che si sente parlare della figura del preposto cantieri o in grandi realtà lavorative. Se non hai ancora afferrato il ruolo di questa figura segui le prossime righe e ti sembrerà tutto più chiaro.
Per iniziare occorre precisare che il preposto è una persona nominata dal datore di lavoro per svolgere delle attività di supervisione. Per questo motivo la legge lo definisce come colui che sovrintende l’attività controllando, vigilando, per fare in modo che le direttive del datore di lavoro vengano rispettate e applicate dai lavoratori.
La missione del preposto è dunque quella di garantire una continua vigilanza sull’adozione delle corrette procedure operative nel luogo di lavoro.
Chi può essere nominato preposto in azienda?
Spesso il preposto in azienda coincide con il capo squadra o capo reparto perché nei loro compiti rientra l’attività di sorvegliare il lavoro dei componenti della squadra o del reparto. Il motivo è semplice, in questi casi la nomina di preposto è una pura formalità. Infatti la legge definisce il preposto anche in base al potere gerarchico che gli viene attribuito indipendentemente dalla nomina scritta.
È sempre presente un preposto in azienda?
Non sempre in azienda c’è un preposto. Infatti il preposto è una figura che si rende necessaria solo nei casi in cui per via dell’organizzazione del lavoro, il Datore di Lavoro non è presente in attività. Nel corso degli anni la legge ha più volte ripetuto che per essere un preposto non è essenziale una nomina. Infatti chiunque in un’azienda abbia una posizione di preminenza rispetto agli altri lavoratori che gli permette di poter dare ordini è tenuto a vigilare sull’applicazione delle misure di sicurezza.