Nella nostra vita quotidiana queste azioni possono essere ripetute senza fare attenzione alle possibili conseguenze e senza riflettere su alcuni fattori come la giusta presa del carico o il pavimento su cui trasportiamo quel carico. In alcuni Ambienti di Lavoro invece laddove questo rischio sia presente, è obbligo del Datore di Lavoro deve valutarlo in quanto potrebbe comportare una serie di effetti peggiorativi sullo stato di salute dell’operatore.
Danni alla salute dovuti alla movimentazione dei carichi
L’esposizione prolungata alla movimentazione manuale dei carichi in posizioni non corrette possono recare danni alla salute dovuti a patologie muscoloscheletriche, malattie osteoarticolari e muscolo tendinee, per le quali l’INAIL ha registrato un incremento del 165,7 % rispetto al 2007.
Una scorretta Movimentazione Manuale dei carichi può provocare distorsioni, lombalgie (il comune mal di schiena), lombalgie acute o “colpo della strega”, ernie del disco (che come conseguenza può portare la sciatica), strappi muscolari, fino alle lesioni dorso-lombari gravi, traumi e malattie muscolo scheletriche in particolare del rachide lombare.
Generalmente la valutazione si ritiene trascurabile se il peso del carico è inferiore ai 3 Kg.
Cosa dice la normativa di riferimento?
Il Testo Unico per la Sicurezza prevede che nelle attività che possono comportare la movimentazione manuale dei carichi, il Datore di Lavoro verifichi se esiste la possibilità di eliminare queste operazioni o di renderle meno faticose con l’uso di mezzi adatti nell’intento di ridurre il rischio. In generale la Valutazione è da effettuare nei settori quali Edilizia, trasporti, traslochi, facchinaggio, magazzini, sartorie, supermercati, strutture sanitarie, attività artigianali e ogni qualvolta sono previste azioni di sollevamento manuale di carichi.
Nel D.Lgs. 81/08 la M.M.C. è disciplinata dal Titolo VI e dall’allegato XXXIII nel quale si fa riferimento alla norma ISO 11228 come riferimento a norme tecniche. Nella ISO 11228 si stabilisce il peso massimo sollevabile in condizioni ottimali (ovvero senza curvare o ruotare la schiena) per gli uomini e per le donne si suddividono in funzione dell’attività di movimentazione manuale
- ISO 11228–1 Movimentazione manuale dei carichi indice N.I.O.S.H
- ISO 11228–2 : Traino e spinta manuale INDICE SNOOK E CIRIELLO
- ISO 11228–3 : Movimenti ripetitivi ad alta frequenza CHECK LIST O.C.R.A
In cosa consiste la Valutazione?
La valutazione viene svolta da un Tecnico che effettua un sopralluogo presso la sede del Cliente, esegue un’attenta analisi dell’ambiente di lavoro e delle procedure di lavoro provvedendo alla valutazione di alcuni indicatori relativi alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro, del carico, dello sforzo fisico richiesto, distanze percorse e ritmi di lavoro (ripetizioni).
Il Tecnico sulla base delle informazioni raccolte dal Datore di Lavoro e degli indicatori rilevati durante il sopralluogo è in grado di redigere un’analisi dettagliata degli indici di Traino e Spinta necessari alla Valutazione.
Nelle attività lavorative in cui il traino e la spinta manuale di un carico non possono essere evitate, è necessario effettuare una valutazione dei rischi per la salute dei lavoratori derivanti da queste operazioni.
La valutazione dei rischi derivanti da azioni di spinta e traino deve essere eseguita considerando le massime forze (iniziali e di mantenimento in kg) raccomandate per la popolazione lavorativa adulta sana, in funzione di: sesso, distanza di spostamento, frequenza di azione, altezza delle mani da terra.
Il Metodo Snook Ciriello metodo è stato proposto per valutare il rischio correlato al trasporto in piano, al traino e alla spinta dei carichi così come richiamato nella norma ISO 11228-2.
A seguito dell’individuazione e determinazione dei punti precedenti si confrontano le forze effettivamente applicate per spingere e/o tirare i carichi con quelle raccomandate dalla norma ISO 11228-2. Le forze raccomandate sono determinate in base al genere (maschio o femmina), alla frequenza delle azioni, al tipo di azione (spinta o traino) e all’altezza da terra delle mani durante la movimentazione.
L’Indice di Traino o Spinta o per Trasporto in Piano è anch’esso un indicatore sintetico del rischio ed è valutato rapportando lo sforzo limite raccomandato con quello effettivamente movimentato. Quanto più è alto il valore, tanto maggiore è il fattore di rischio.
Strumenti di misura: Traino e Spinta con l’utilizzo del Dinamometro
Il dinamometro è lo strumento attraverso il quale si effettua la misura strumentale della forza effettivamente applicata dall’operatore durante le operazioni di traino e spinta.
Per la valutazione si effettuano due misure di forza, sia per il traino che per la spinta: forza iniziale per vincere l’inerzia e forza necessaria per il mantenimento del movimento.
Le forze di traino e/o spinta vanno misurate con dinamometro da applicare al carrello o all’oggetto da movimentare. Sono generalmente espresse in Newton (nella norma ISO 11228-2): nel nostro contesto si esprimeranno, per maggior semplicità, in kg.
Il Tecnico con l’uso del dinamometro simula le reali condizioni operative applicandolo sul punto di presa dell’operatore.
I valori ottenuti vengono confrontati con i valori indicati nelle tabelle per attività similari previste dalla ISO 11228.
Visite mediche di sorveglianza per chi movimenta carichi
Gli accertamenti sanitari preventivi e periodici sui lavoratori esposti vengono svolti dal Medico Competente che accerta eventuali patologie correlate.
La Sorveglianza Sanitaria si basa sulla valutazione del rischio e sui fattori individuali di rischio.
Ai fini del rilascio dell’Idoneità lavorativa, il Medico si accerta che non ci siano anomalie del disco
intervertebrale (es. discopatie, protrusione ed ernia del disco) nonché forme generiche acute lombalgia da sforzo) attraverso un esame clinico funzionale del rachide.
La periodicità delle visite mediche viene stabilita dal Medico Competente e può variare in base all’indice di sollevamento e all’età del lavoratore.