Defibrillatori: quando e dove sono obbligatori?

Defibrillatori: quando e dove sono obbligatori?

Il DDL 1441 e la successiva legge 116 del 4 agosto 2021 dettano le disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici ed automatici (DAE) nei luoghi pubblici in ambiente extra-ospedaliero, stabilendo l’obbligatorietà della presenza del defibrillatore nel settore dei trasporti e nella Pubblica Amministrazione.

Defibrillatori, cosa prevede la legge? 

Il defibrillatore, peraltro già obbligatorio da diversi anni per le associazioni e le società sportive durante le competizioni e gli allenamenti, con la presenza di operatori addestrati al loro utilizzo, deve essere necessariamente presente in:

 

  • tutte le sedi dello Stato
  • uffici delle Pubbliche Amministrazioni che abbiano almeno 15 dipendenti
  • Provincie, Regioni, Comuni e Comunità Montane
  • scuole di qualsiasi ordine e grado
  • università
  • case popolari
  • camere di Commercio, Industria, Artigianato e agricoltura
  • Enti e nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale
  • Aran
  • Agenzie Pubbliche
  • stazioni ferroviarie
  • porti
  • aeroporti
  • mezzi di trasporto aerei, ferroviari e marittimi che coprono tratte di viaggio la cui durata sia superiore a 2 ore senza sosta
  • tutti i servizi di trasporto extraurbani in concessione

 

I defibrillatori devono essere riposti in apposite teche facilmente accessibili in qualsiasi momento, segnalate con un cartello verde con scritta bianca in maniera da essere individuate in caso di emergenza.

 

La posizione dei suddetti cartelli DAE deve essere registrata presso le centrali operative di emergenza così da poter essere immediatamente individuati dagli operatori sanitari che accorrono in soccorso. A tale scopo, tutti i soggetti pubblici e privati in possesso di un defibrillatore sono tenuti a comunicare alla centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria “118” :

 

  • il numero dei dispositivi a disposizione,
  • la marca,
  • il modello,
  • le caratteristiche,
  • l’ esatta ubicazione,
  • la data di scadenza delle parti deteriorabili come piastre adesive e batterie,
  • gli orari di accesso al pubblico,
  • i nominativi delle persone in possesso dell’attestato di formazione necessario per l’utilizzo del DAE.

 

Nei luoghi pubblici presso i quali è registrato un defibrillatore deve essere individuato un responsabile incaricato sia di verificare il corretto funzionamento del dispositivo sia di dare le opportune informazioni ai cittadini.

L’importanza della registrazione dei defibrillatori presso la centrale operativa 

 

Registrare un defibrillatore presso la centrale operativa è molto importante perché questi dispositivi devono essere collegati ad un sistema di monitoraggio remoto della centrale operativa più vicina. Questo monitoraggio, in caso di arresto cardiaco, consente di comunicare ai soccorritori, l’esatta ubicazione del defibrillatore e le sue caratteristiche, permettendo anche di tenere sotto controllo lo stato del defibrillatore.

 

La recente legge coinvolge maggiormente i cittadini nel primo soccorso. Ad esempio, le centrali operative di emergenza sanitaria hanno l’obbligo di fornire telefonicamente ai cittadini le istruzioni per riconoscere un arresto cardiaco, per fare un massaggio cardiaco e per utilizzare un defibrillatore in casi di emergenza.

 

A supporto dell’utenza e degli stessi operatori sanitari, è previsto a breve il rilascio di un’App che consentirà non solo di chiamare i soccorsi in caso di emergenza, ma anche di individuare il defibrillatore più vicino. Le persone sul luogo dell’emergenza potranno così mettersi in contatto diretto con i soccorritori che potranno eventualmente fornire le istruzioni per il primo soccorso indicando il luogo in cui è ubicato il defibrillatore.

Le tempistiche necessarie per l’installazione dei defibrillatori 

 

Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge 116/2021, dovranno essere stabiliti criteri e modalità di installazione dei dispositivi DAE, opportunamente segnalati e collocati preferibilmente in luoghi accessibili 24 ore su 24.

 

Entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge, ovvero entro il 13 dicembre 2021, dovrà essere predisposto un programma pluriennale della durata di 5 anni avente lo scopo di supportare la diffusione e l’uso dei defibrillatori nei luoghi e sui mezzi di trasporto indicati precedentemente, dando priorità alle scuole di ogni ordine e grado e alle università.

 

Gli enti territoriali sulla base del programma pluriennale possono adottare dei regolamenti aventi lo scopo di disciplinare l’installazione sul proprio territorio di apposte postazioni nelle quali posizionare i defibrillatori. Gli stessi possono inoltre incentivare l’installazione di postazioni di defibrillazione presso centri commerciali, condomini, negli alberghi e nelle strutture aperte.

Quali sono le persone autorizzate ad utilizzare un defibrillatore? 

 

Come stabilito dalla legge 116 del 2021, sono autorizzati ad utilizzare il defibrillatore:

 

  • il personale medico,
  • il personale sanitario non medico,
  • il personale non sanitario che ha ricevuto l’adeguata formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare.

 

Nei casi in cui non è presente né personale sanitario né personale non sanitario formato, la legge stabilisce che in caso di emergenza può essere utilizzato il defibrillatore anche da una persona che non ha ricevuto la prevista formazione. In questo specifico caso si applica quanto disposto dall’articolo 54 del codice penale, il quale prevede la non punibilità per colui che, pur non essendo abilitato, di fronte ad un possibile arresto cardiaco utilizza un defibrillatore o effettua una rianimazione cardiopolmonare.

 

L’articolo 54 del codice penale afferma espressamente chenon è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.