Valutazione del Rischio Microclima
Misurazione del microclima effettuata con le migliori strumentazioni. Una valutazione del rischio microclima attenta ed efficace.
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Il D.lgs. 81/08 ha stabilito che il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in azienda. Anche il microclima rientra tra gli agenti fisici e pertanto i parametri microclimatici devono essere necessariamente valutati in tutte le aziende.
La misurazione del microclima viene effettuata mediante un sopralluogo da parte di un tecnico qualificato in possesso di specifiche conoscenze in materia, che si occupa di acquisire i dati attraverso le misurazioni e valutazioni svolte con la centralina microclimatica e successivamente elabora e restituisce un report finalizzato a proporre delle soluzioni tecniche adeguate a migliorare le condizioni lavorative.
Approfondimenti sulla misura strumentale del microclima
Il microclima è l’insieme dei fattori quali temperatura dell’aria, umidità relativa, velocità dell’aria e temperatura media radiante, che regolano le condizioni climatiche di un ambiente chiuso o semi-chiuso. Le valutazioni vengono effettuate in ambienti di lavoro con differenti necessità, classificati in ambienti moderati e gli ambienti severi.
UNI EN ISO 7730 è la normativa per gli ambienti moderati, ossia per gli ambienti per i quali non vi sono particolari parametri microclimatici che vincolano il raggiungimento del benessere termico. Tale valutazione viene svolta effettuando delle misurazioni di alcuni parametri microclimatici quali temperatura dell’aria, umidità e velocità dell’aria e utilizzando due indicatori sintetici di confort: il PMV e il PPD, per la formulazione di un giudizio di accettabilità o inaccettabilità relativamente alla tipologia di ambiente termico. Oltre agli indicatori sintetici di confort si possono utilizzare anche gli indicatori di disconfort locali, per la percentuale di persone insoddisfatte.
Gli ambienti severi sono quegli ambienti in cui la tipologia di lavorazioni o condizioni climatiche esterne non consentono il raggiungimento di una condizione di confort termico. Pertanto, sono necessari interventi di termoregolazione da parte dell’organismo umano.
Le norme UNI EN 27243 e UNI EN ISO 7933 sono specifiche per gli ambienti severi caldi. Tali norme consentono due tipologie di metodi per la valutazione dello stress microclimatico derivante da ambienti severi caldi, uno è l’indice WBGT, il quale fornisce un giudizio relativo all'ambiente termico e non all'attività svolta dal lavoratore e dall'abbigliamento indossato attraverso le misure di tre differenti tipologie di temperature, oppure è possibile utilizzare il PHS, un indice più complesso.
Infine, per gli ambienti severo freddi, la norma di riferimento è la UNI EN ISO 11079 che consente una valutazione dello stress microclimatico causato da ambienti severo freddi utilizzando l’indice IREQ che consente di fornire, attraverso un calcolo di alcuni parametri, un giudizio di accettabilità o inaccettabilità.