Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro

Giovedì 28 Aprile 2023 ricorre la Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro.

La Giornata è stata istituita nel 2003 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e nasce dalla necessità di promuovere il dibattito attorno alla prevenzione degli infortuni e delle malattie nei luoghi di lavoro dando rilievo al tema della sicurezza sul lavoro.

Lo scopo della Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro 

Lo scopo della Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro è quello di focalizzare l’attenzione sull’importanza della prevenzione e in particolare sulla necessità di fissare un maggior impegno collettivo ponendo l’accento sulla volontà di creare una nuova cultura della sicurezza al fine di ridurre o prevenire gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali che provocano a livello mondiale, in media, la cifra sconvolgente di 6.000 morti al giorno.

Cosa si intende per sicurezza sul lavoro? 

Quando si parla di sicurezza sul lavoro si fa riferimento all’insieme di misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi che bisogna mettere in atto all’interno dei luoghi di lavoro per tutelare la salute e l’integrità dei lavoratori, proteggendoli dai rischi presenti.

Si tratta di un tassello fondamentale nel quadro della corretta gestione aziendale che fa leva su due dimensioni in particolare:

  • la prevenzione, le misure previste per evitare che si verifichi un evento dannoso;
  • la protezione, le misure previste per limitare le conseguenze di un evento dannoso che si verifica.

Si tratta dunque di una condizione necessaria per ogni realtà lavorativa con almeno un lavoratore.

I princìpi fondamentali della sicurezza sul lavoro 

I principi fondamentali su cui si basa tutto il sistema della sicurezza sul lavoro sono i seguenti:

  • valutare i rischi per la salute e la sicurezza presenti;
  • eliminare o ridurre i rischi rimuovendoli alla fonte;
  • limitare l’utilizzo di sostanze pericolose sui luoghi di lavoro;
  • effettuare controlli sanitari periodici dei lavoratori;
  • informare e formare i lavoratori in materia di sicurezza;
  • informare e formare i rappresentanti della sicurezza aziendale;
  • consultare i rappresentanti per la sicurezza e renderli partecipi della situazione aziendale;
  • programmare e attuare misure di sicurezza adatte;
  • vigilare sull’effettiva efficacia delle misure di sicurezza.

La normativa di riferimento per la sicurezza nei luoghi di lavoro 

In passato le leggi che tutelavano i lavoratori erano molto frammentarie e spesso si occupavano di un aspetto specifico senza focalizzarsi sul quadro generale.

Nel corso degli anni la normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori si è evoluta, perfezionandosi fino ad arrivare al Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n° 81, il cosiddetto Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro il quale ha sostituito, abrogato o assorbito tutte le normative precedenti. Si tratta di un corpus unitario che punta a semplificare e razionalizzare i diversi aspetti della materia, proponendo aggiornamenti e definendo con maggiore precisione principi, parametri, obblighi, responsabilità e sanzioni.

Importanza della salute e sicurezza sul lavoro 

Salute e sicurezza sul lavoro riguardano l’insieme di norme che datori di lavoro e lavoratori sono tenuti a rispettare in modo tale da garantire lo svolgimento delle attività professionali in modo sicuro.

Il tema, che ha iniziato a far parte delle questioni all’ordine del giorno all’interno del dibattito pubblico a partire dal XIX secolo, è regolato in Italia dal Testo Unico per la sicurezza sul lavoro, conosciuto anche come D.lsg 81/2008. Quest’ultimo disciplina tutto ciò che concerne la sicurezza nei diversi luoghi di lavoro.

Il fulcro del Testo Unico è la prevenzione: il documento, infatti, racchiude tutte le norme volte a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori nel contesto professionale in cui operano.

Considerata la varietà dei settori lavorativi di cui è composta l’economia nazionale, non si poteva regolamentare il tema della sicurezza in maniera generica.

Esistono ambiti in cui il rischio è più alto rispetto ad altri; di conseguenza, all’interno del Testo Unico sono contemplati tre livelli di rischio: alto, medio e basso, in relazione a ciascuno dei quali sono previsti obblighi da adempiere ed una formazione specifica.

Importanza della formazione sui luoghi di lavoro 

Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro rappresenta il riferimento principale sull’argomento.

Nel documento, oltre ad elencare le regole generali per ridurre il rischio nei vari settori professionali, viene posto l’accento anche sull’importanza della formazione.

Per garantire la sicurezza in ambito lavorativo, non occorre solo stabilire delle regole da rispettare: è anche necessario che tutti le conoscano, dall’amministratore delegato dell’azienda al manager ed all’operaio.

Per questo motivo è fondamentale investire sulla formazione sia del datore di lavoro che del lavoratore. L’onere della formazione spetta al datore di lavoro, identificato non solo nella figura del titolare dell’azienda ma in generale di chi sta al suo vertice.

Il lavoratore è invece tenuto a prendere parte agli incontri formativi, indipendentemente dal tipo di contratto con cui è inquadrato all’interno dell’azienda.

Nel Testo Unico sulla Sicurezza viene ribadito che la formazione riguarda molteplici ruoli aziendali, i più importanti dei quali possono essere, per esempio, l’RSPP (il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), i dirigenti o gli incaricati alle emergenze (come nel caso dei servizi antincendio).